“Sono piemontese, del Basso Piemonte, quella zona dove non si parla né il dialetto piemontese né quello ligure. Del Piemonte non mi manca niente: mi alzavo alle 3,40 per andare a lavorare quando stavo lì.
Nell’84 mi sono trasferito qui, e fino al ’93 ho lavorato a Brignole. La sera mi fermavo a dormire da mia sorella a Genova, poi quando avevo il libro notte tornavo a Vernazza.
Quando sono arrivato non è stato facilissimo conoscere persone. Mi ha aiutato il Partito a fare amicizia, nelle feste dell’Unità.
Ora, a 84 anni, do ancora una mano in Croce Verde. Sono spesso i turisti che si fanno male, a dir la verità, meno male che ora han messo quella legge sulle infradito nei sentieri. Il mio piacere principale, oggi, è camminare. Ieri ho fatto 23 km, guarda qui.
Cos’è cambiato in questi quarant’anni? Che i giovani, quando passo in paese, non mi salutano più.”